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Asservisco
il desiderio del sogno
ad impalpabili fibre
che costruiscono
schematiche sequenze
nella ragione
con la paura di incedere
su tortuose pareti
invalicabili.
Sentimenti che s’intrecciano
in sogni di oggi,
o di un domani
forse superfluo nella sua privazione
o esageratamente prossimo
ad attorcigliarsi con i venti dell’anima.
Vincolo di amplessi,
che non conoscono memorie,
pronti a far sgorgare
profluvi di miele.
Nettare per le labbra,
screpolate, di un nomade
sbattuto dalle tormente della passione.
Ristoro nell’illusione
di un sogno tinteggiante
che prova a dar sfumature
ad un arcobaleno.
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